ARCHITETTURA E CLIMA LOCALE: strategie innovative per ridurre i consumi energetici e rispondere alle esigenze di comfort estivo dell'area mediterranea. INCLUSIVITÀ E MUTAMENTO: nuovi modelli di fruizione degli spazi urbani e abitativi, capaci di supportare le nuove istanze sociali e interculturali. IDENTITÀ E COMPETITIVITÀ: focus su elementi distintivi architettonici, climatici e culturali della Toscana e più in generale dell'area mediterranea, per rilanciare la competitività delle aziende stimolando la capacità di cooperazione sui temi dello sviluppo sostenibile. TRASFORMAZIONE URBANA E QUALITÀ AMBIENTALE: stimolo del mercato delle costruzioni verso soluzioni appropriate alle nuove esigenze sociali e più compatibili con l'ambiente, per la transizione verso una città sostenibile. INNOVAZIONE E TRADIZIONE: valorizzazione delle tradizioni architettoniche per sviluppare componenti edilizie ad alte prestazioni energetiche e compatibilità ambientale.
Archivio News
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Abitare Mediterraneo ha partecipato a Med in Italy - Costruire sostenibile nel Mediterraneo, l’iniziativa di promozione di opportunità economiche con i mercati di Egitto, Marocco, Tunisia, Algeria e Turchia, che si è svolta tra il 27 e il 29 giugno a Reggio Calabria. L’architetto Trombadore, referente tecnico del progetto Abitare Mediterraneo, ha presentato il proprio intervento relativo alla ricerca Abitare Mediterraneo martedì 28 giugno durante la sessione “Qualità, ricerca, innovazione nei processi e nelle tecnologie costruttive: studi, progetti e buone prassi da mettere in rete per contribuire alla costruzione di uno spazio euromediterrraneo dell’alta formazione e ricerca”.
Il progetto Med in Italy ha l'obiettivo di incrementare gli scambi e i rapporti commerciali, produttivi e tecnologici tra le PMI italiane e gli operatori del Mediterraneo, con incontri d'affari per attivare partenariati, collaborazioni commerciali, scambi di tecnologie/know how. |
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Venerdì 18 maggio si è tenuto a Prato, presso la sede della Confartigianato, in viale Montegrappa, un seminario che ha illustrato i sistemi di certificazione energetico-ambientali, all'incontro hanno partecipato esperti in materia, che hanno presentato il sistema Casa Clima, il sistema LEED, il protocollo ITACA e il protocollo Abitare Mediterraneo.
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Grande successo per la conferenza Abitare Mediterraneo, che si è svolta martedì 14 giugno a Firenze. Sotto gli stucchi e gli affreschi di una gremita Sala delle Feste nel Consiglio Regionale si è parlato di innovazione, competitività, ricerca, riempiendo di contenuti e significati termini che possono rappresentare il futuro del tessuto socio-economico toscano e mediterraneo, in generale. Il mondo delle aziende, della ricerca e delle amministrazioni locali si sono incontrati, in tre ore dense di interventi e si sono scambiati esperienze, problematiche e visioni. "Avete scelto un giorno particolarmente indicato per un convegno sul risparmio energetico, dopo le indicazioni emerse dal referendum che ha detto no al nucleare": così ha esordito l'assessore all'Urbanistica e al Territorio della Regione Toscana Anna Marson, chiudendo il convegno di Abitare Mediterraneo.
L’efficienza energetica degli edifici pubblici, con interventi di recupero o ex novo, è stato il concetto ribadito sia dall’assessore alla Casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni – che ha menzionato anche la realizzazione di abitazioni con legno toscano per rafforzare la filiera corta – sia dall’assessore regionale Marson, che ha anche ribadito l’impegno per lavorare sul fronte delle energie rinnovabili. Il prof. Marco Sala dell’Università di Firenze, dipartimento TAeD, responsabile scientifico di Abitare Mediterraneo, ha illustrato l’importanza della ricerca per il tessuto produttivo. “E’ normale per i paesi anglossassoni da noi si fatica. Piano piano ci stiamo riuscendo, almeno qui in Toscana. Siamo partiti due anni fa con 12 aziende che hanno creduto in questo progetto, adesso sono circa 70, a fine anno puntiamo a coinvolgerne almeno 200”.
Molto seguito dalla platea anche l’intervento della prof.ssa Torricelli, che ha illustrato uno studio sulle certificazioni degli edifici utilizzate ad oggi su territorio nazionale e ha offerto una panoramica delle ricerche scientifiche in questo settore. Un lavoro preliminare di cruciale importanza per fare in modo che l’università di Firenze non replichi studi e direzioni già intraprese, ma percorra una strada realmente innovativa sia per quanto riguarda la ricerca che per quanto riguarda la certificazione con un eventuale proprio marchio. Molta attenzione da parte delle aziende presenti anche per l’intervento del prof. Iraldo della Scuola Superiore S.Anna di Pisa, che, con dati alla mano, ha dimostrato quanto sia importante il connubio Università-innovazione-aziende. E alla fine proprio le associazioni di categoria hanno avuto il loro spazio in una tavola rotonda moderata dal giornalista Antonio Cianciullo. Ognuno di loro, condividendo la carta di Abitare Mediterraneo e i 5 punti che ispirano il lavoro di studio, ricerca e innovazione – esposti nel dettaglio dall’architetto Trombadore – ha spiegato come nel proprio ambito la sinergia giocherà un ruolo importante. In tal modo la Toscana si propone come un laboratorio internazionale dell’abitare mediterraneo per la ricerca, la sperimentazione progettuale su casi di studio e la realizzazione degli edifici ecosostenibili del futuro, pensati e progettati nell’ambito climatico, storico e culturale del bacino mediterraneo.
Interventi
Arch. Antonella Trombadore - La Carta e 5 punti Abitare Mediterraneo
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Abitare Mediterraneo presenterà in anteprima a Terra Futura (20-22 maggio, Fortezza da Basso-Firenze) uno dei primi interventi di progettazione ecocompatibile realizzati dal gruppo di ricerca. L’edificio, sorgerà in provincia di Grosseto, nel cuore della Maremma Toscana e sarà realizzato dalle aziende partner del progetto nel Centro Nazionale di Legambiente: Ciabatti Legnami per le strutture in legno, Manifattura Maiano per l’isolamento in canapa, la ditta SO.LA.VA ha invece fornito tavelle in terra cruda, mattoni e pavimentazioni in cotto, la LA.SI.CE., i sistemi in gesso rivestito e gessofibra; mentre per gli infissi hanno collaborato G.&G.S.r.l. con SIGE S.p.a., Bertini S.r.l. e Vetreriavs, per l'isolamento termico a cappotto STO ITALIA, per gli impianti di climatizzazione-idrosanitari e solare fotovoltaico, la Comit, Consorzio maremmano Installatori termoidraulici, infine la Edilmark S.r.l. con Edilcommercio S.r. ha provveduto alle opere edili. L’edificio utilizza fonti rinnovabili per la climatizzazione. Abitare Mediterraneo sarà presente all’interno dell’area Foresta-Legno, organizzata da Chimica Verde, Legambiente e Regione Toscana, dedicata alle filiere derivabili dalla gestione sostenibile dei boschi italiani, e toscani in particolare: energia, costruzioni, arredamento e altri prodotti di legno da opera, prodotti del sottobosco e della chimica verde (estratti da essenze arboree e ausiliari ecologici per la lavorazione del legno).
Il prof. Marco Sala, responsabile scientifico di Abitare Mediterraneo, interverrà durante il convegno “I nuovi orizzonti dell’edilizia sostenibile”, che si svolgerà venerdì 20 maggio a partire dalle ore 9,30 nella Sala della Volta (Fortezza da Basso - Firenze). |
Focus Retrofitting
A portare fuori dalla crisi l’edilizia sarà il mercato della riqualificazione degli edifici esistenti. Lo sostengono ormai tutti i più autorevoli osservatori del mercato delle costruzioni.
Le risorse
Il Centro di Divulgazione e Formazione, costituitosi durante lo svolgimento del progetto Abitare Mediterraneo, è situato a Lucca presso il Polo Tecnologico Lucchese ed è gestito da LUCENSE.
Elemento caratterizzante è l’Esposizione permanente allestita nell’ambito del progetto Abitare Mediterraneo.
L’Esposizione, dedicata ad aziende produttrici e a centri di ricerca, è il “cuore” delle attività del Centro.
Il Catalogo Abitare Mediterraneo consente la ricerca di prodotti e tecnologie innovative per il settore edilizio finalizzate al risparmio energetico nel territorio del bacino del Mediterraneo.
Il progetto nasce dal raggruppamento di dodici aziende leader nella regione Toscana e Centri di Ricerca universitari coordinati dal Dipartimento di Tecnologia per l'Architettura e Design.