La Commissione europea ha chiesto all'Italia - oltre che ai Paesi Bassi e alla Polonia - di intervenire affinché la direttiva sull'efficienza energetica in edilizia sia pienamente recepita nell’ordinamento nazionale. La direttiva doveva essere recepita entro il 9 luglio 2012.
L’Italia aveva già ricevuto un parere motivato per non aver adottato tutte le misure per il recepimento della direttiva rispettivamente nel gennaio e nel giugno 2013. Nel frattempo il nostro Paese ha adottato alcune delle misure richieste, tuttavia, a seguito di un'ulteriore analisi, la Commissione sottolinea che alcune delle disposizioni della direttiva continuano a non essere recepite.
Se l’obbligo giuridico non sarà rispettato entro due mesi, la Commissione potrà decidere di adire la Corte di giustizia e chiedere sanzioni pecuniarie.
Poiché nessuno Stato membro ha recepito tutte le norme UE ai sensi della presente direttiva entro il termine, la Commissione ha in passato avviato procedure di infrazione contro tutti i 28 Stati membri.
Da allora la maggior parte degli Stati ha fatto fronte agli obblighi di recepimento e le uniche infrazioni rimaste aperte sono contro l'Austria, l'Italia, i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca e la Polonia.